Abbiamo insieme vissuto il Giorno Solenne della Patrona della nostra città: Madre Assunta. Desidero condividere insieme a voi alcuni pensieri e riflessioni.

La vita del cristiano è un pellegrinaggio verso il cielo, durante il quale «ogni tanto, stanchi del viaggio, alziamo spontaneamente gli occhi e guardiamo lontano per verificare se vediamo la meta del nostro viaggio, se vediamo lo scopo della nostra vita.” Durante il cammino, il viaggio o il pellegrinaggio Maria Assunta è per noi come una “bella luce”, alla quale guardiamo con fede e speranza, soprattutto nella festa della Sua Assunzione. “La fede è un dono abbondante di gioia nelle difficoltà della nostra vita quotidiana”.

Il fondamento della nostra fede è la risurrezione di Gesù. «Cristo è veramente risorto, e noi siamo persone nate da questo incontro, dall’incontro con il Risorto, e ci nutriamo costantemente della certezza che Lui vive, è vivo. Maria, la creatura più vicina a Cristo, è la prima a partecipare alla celebrazione della vittoria del Figlio”. Ciascuno di noi e ogni credente partecipa a questa vittoria mediante la fede. Molti santi hanno già ottenuto questa vittoria, tra cui s. Vittore, Francesco, Giovanni Paolo II. Inoltre «i grandi uomini di scienza riconobbero che c’era un mistero che li trascendeva e allo stesso tempo li illuminava, e credettero».

La grande epidemia dei nostri tempi non sono le malattie infettive ma “la terribile amnesia dell’eternità”.

Chi sono questi malati? A volte questi siamo noi, i nostri cari ed altri che si fidano più delle cose della terra e che dei cieli «dove è il tuo tesoro li sarà anche il tuo cuore». Questo fa molto male. Ma deve essere evidente che anche quando il numero dei ciechi aumenta, il Sole non cessa di esistere, non smette di splendere. E basta che uno lo veda, lo sperimenti e, forse di più, testimoni a tutti questa verità innegabile che vede e percepisce.

Conseguenze del rifiuto della vita eterna nella vita.

Siamo stati questi giorni passati toccati dalla violenza nel nostro paese: atti di vandalismo verso le cose, bullismo, arroganza verso le persone anziane e giovane, mancanza del rispetto e maleducazione. Da dove vengono queste forme di comportamento. Vorrei ricordare come una delle possibili motivazioni le parole dell’ex segretario generale dell’ONU Dag Hammarskjöld: Quando una persona smette di credere nel paradiso, trasforma la terra in un inferno. «E per questo vorremmo esclamare quanto è bella la fede, quanto è bella la nostra fede. Per me, la sua stessa bellezza è prova della sua veridicità, perché la fede risponde perfettamente ai desideri e alle attese profonde del nostro cuore, a ciò che ciascuno di noi sente nel profondo del proprio cuore”.

Il paradiso e l’inferno iniziano sulla terra perché i posti di al di là si sta meritando adesso sulla terra.

Il campanile della Parrocchia indica il cielo ma non come spazio dell’Universo ma come lo spazio della Casa del Padre. Se il peccato e peso e la grazia e leggerezza è semplice da capire che i pesi non volano. Il peccato non ci porterà mai in Paradiso!

Grande Giovanni Pico della Mirandola scrisse sottolineando la libertà e le conseguenze di essa: «Tu potrai degenerare nelle cose inferiori che sono i bruti; tu potrai, secondo il tuo volere, ringenerarti nelle cose superiori che sono divine» per ricordare e motivare alla vita degna dei Figli di Dio. Che piacere ai genitori essere chiamati in Caserma e sentire le possibili accuse per la mal condotta di vita dei loro figli e tra le righe: “fallito!!” e che disgrazia sentire: tuo figlio ha il potenziale d’essere un grande!!!! Sembra che proprio questo ragionamento va per la maggiore?!

Abbiamo bisogno di cambiamento. La base per il cambiamento umano è un cambiamento di pensiero. “La conversione comincia con quella che in greco si chiama ‘metanoeite’; significa letteralmente un cambiamento di mentalità, di modo di pensare, di prospettive, di valutazioni rispetto all’obiettivo del regno di Dio, cioè guardare tutto con gli occhi di Gesù. La metanoia è una parola importante. Non stiamo dicendo che bisogna fare qualcosa, ma che dobbiamo iniziare a pensare diversamente nella vita”. Siamo invitati e chiamati a pensare la vita in prospettiva alla vita eterna. Questa prospettiva ci fa vedere la festa dell’Assunta. Questa festa ci guarisce dall’amnesia dell’eternità

“Il paradiso non è solo il futuro, il paradiso inizia qui. Proprio come l’inferno, inizia qui, sulla terra”. Un esempio di un legame speciale tra cielo e terra è l’atteggiamento di Maria durante l’Annunciazione. La libertà di risposta di Maria incontra la libertà di proposta di Dio. Maria si fida di Dio, si dona a Dio, dice il suo “sì”. E questa è la grande ora della sua vita, questa è l’ora in cui ha detto sì a Dio. Appena ha detto “sì”, Maria è entrata nell’esperienza del cielo, perché il cielo è Dio accolto nel cuore. Ha sentito sbocciare dentro di sé questa grande gioia” che “allo stesso tempo ha sentito il bisogno di donare, di servire, di andare oltre se stessa, di amare come Dio ama. Così comincia il paradiso”. Tutto che sta in contrario con questa è il regno dell’Inferno.

«O suprema liberalità di Dio padre! O suprema e miserabile felicità dell’uomo! A cui è concesso di ottenere ciò che desidera, di essere ciò che vuole» scrisse Pico e aggiunge: «nell’uomo nascente il Padre ripose semi d’ogni specie e germi d’ogni vita. E secondo che ciascuno li avrà coltivati, quelli cresceranno e daranno in lui i loro frutti».

Il nostro stile di vita, reazioni, presenze, comportamenti già qui sulla terra parlano senza parole se siamo stati infettati dalla amnesia dell’eternità o della fede in Gesù risorto che passando per la terra ha fatto del bene a tutti!

Madre di Dio, l’Assunta, prega per noi.